STORIA

La famiglia Belcredi

Già nell'VIII secolo Palazzo Belcredi era un palazzo nobiliare, probabilmente data la sua ubicazione nei pressi della reggia di Teodorico e della chiesa di S. Colombano. Intorno al 1100 esso viene demolito insieme alla reggia e poi ricostruito: l'unico reperto rimasto è la vera del pozzo, (oggi conservata nell'androne d'ingresso).È possibile tuttavia affermare con certezza che il Palazzo presenta sia mura medievali sia mura risalenti il V secolo.

I Belcredi, feudatari sin dal 1164 di numerose terre in Oltrepò facenti capo a Montalto con funzione di difesa al casato di Federico Barbarossa, sono quindi sempre stati proprietari del Palazzo e della Torre per almeno sette secoli, fatto questo che ha consentito l'ottima conservazione e il mancato smembramento dell'intero complesso. Nel XIV secolo, quando ormai la Torre è la più alta di Pavia, Belcredi, notaio della corona Visconti sottoscrive in questo palazzo il contratto di nozze tra Valentina - figlia di Giangaleazzo Visconti e Isabella di Valois - e Luigi duca di Turenna, fratello del Re di Francia. Una figlia di Belcredi, Bernarda, consegnerà con altre damigelle la dote della sposa alla corte di Francia.

Nel 1699 Francesco Belcredi si rivolse ai giudici della Commissione d'Ornato per ottenere il permesso di demolire un muro una stalla e una cucina, in modo da creare una piazza prospiciente il Monastero della Mostiola. Alla fine del 1 700 il Palazzo è ancora di proprietà dei Belcredi, in particolare del Marchese Giuseppe Gaspare Belcredi, docente di diritto civile e feudale all'Università di Pavia. Egli, a partire dal 1 772, fece del suo castello di Montalto e del suo Palazzo di Pavia un luogo di convegno di personalità eminenti, in particolari di aderenti all'Accademia degli Affidati (di cui facevano parte ad esempio Spallanzani, Volta, Scarpa e Mascheroni).

Dopo la metà dell'800 esso diviene proprietà della famiglia Brugnatelli e, dal 1965, dei proprietari attuali.

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